sabato 3 gennaio 2009

nella notte

Sei stata convinta ad abbassare le tue difese,
ad aprirti,
a “chiedere aiuto” alla persona che divide la sua vita con te, per non farla sentire esclusa.
Quando finalmente, dopo anni di psicoterapia, lo hai fatto,
lui ha fatto i bagagli
e se ne è andato.
Se ne andato lasciandoti la razionale convinzione che è un vile,
che se fosse rimasto sarebbe stato peggio per te e meglio per lui (forse)
ma anche la disperazione di aver perso, in un momento, l’amore,
tutti i tuoi progetti per un futuro insieme,
quel figlio che ogni tanto veniva prospettato di far nascere,
e per cui ti sei convinta ad acquistare una casa più grande in preparazione di…
e adesso hai un mutuo che non ti puoi permettere,
la camerina la stai arredando per affittarla (speriamo)
ad uno/a sconosciuto/a che non sai se verrà,
in una casa che rappresenta un traguardo importante che forse dovrai abbattere invece di goderti.
Per tutto questo, piangi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma tu hai forza sufficiente a reagire e far girare il vento.
Lo so.
V.

lela ha detto...

sì sì, ma non diciamo qui in quale modo ;)