venerdì 5 dicembre 2008

... e tutto cambia in un momento

sembrava... ed "invece era un calesse".

Quello che doveva essere un momento di gioia e soddisfazione, con il trasloco nella "mia" casetta, si è trasformato nella fine di un amore e di un rapporto importante, dopo 5 anni insieme..

il mio carattere alla Pollyanna cerca di avere il sopravvento e spingermi a pensare che DEVE
esserci un lato positivo, forse una nuova, ennesima trasformazione e rinascita..

ma ancora non ci riesco a sentirmi così.

Unica luce in un momento così buio l'affetto dei miei amici, veri e sinceri. presenti.

grazie a tutti loro

mercoledì 21 maggio 2008

gioie...

...ce l'ho fatta!
Oggi mi sono presa una delle soddisfazioni più grandi della mia vita,
finalmente ho saputo che mi daranno il mutuo per acquistare la "mia" casa.
(sarà veramente tale solo tra 25 anni, alla fine del mutuo, ma vuoi mettere?)

dieci anni fa stava iniziando uno dei momenti più dolorosi e spaventosi della mia vita,
gli anni successivi sono stati dolore e fatica, nessuna speranza per il futuro,
vivere alla giornata sperando di farcela.

Mai avrei pensato, o anche solo riuscivo a sognare, che dopo "soli" 10 anni tutto sarebbe cambiato.

Mi spiace che la persona più importante della mia vita non sia qui a festeggiare con me,
non penso neanche che possa "vedermi" in qualche modo, ma è anche grazie a lui, forse soprattutto grazie a lui se sono la persona che sono, è sempre dentro di me
e questo momento è anche suo.

martedì 8 aprile 2008

detrazioni per canoni locazione

leggo solo oggi su fiscooggi.it una notizia interessante e che mi fa non poca rabbia:

"Un utile chiarimento riguarda poi il bonus per i giovani tra i 20 e i 30 anni che vanno a vivere in affitto: la detrazione introdotta dall'ultima Manovra spetta per i contratti stipulati a partire dal 2007, e non quindi per quelli sottoscritti precedentemente, per tre annualità. Il requisito dell'età si intende soddisfatto anche se ricorre solo per una parte del periodo d'imposta in cui si fruisce della detrazione."

scusate, ma ha più diritto alla detrazione un 28enne ricco o figli di ricchi, di una 34enne che arriva a malapena a fine mese e che non può far conto su mamma e papà?

io queste cose continuo a non capirle...

venerdì 14 marzo 2008

contraddizioni 2

Nella mia città,
Piazza del Duomo domenica mattina,
come volontaria di una nota (e riconosciuta come seria)
associazione di volontariato che opera a favore dei malati
terminali di tumore, sono stata a vendere uova di pasqua per
raccogliere fondi.
IO, atea e immorale. Che vivo nel peccato perché non sono sposata.

I miei concittadini che si recavano a messa, facendosi il segno della croce in vista del Duomo,
non mi permettevano neanche di lasciargli un volantino, non parliamo di donare per sostenerci.

Ma la "pietas", senza stare a cercare altro perché non finirei più, che fine ha fatto?

campagna elettorale 2008

... che tristezza!

Liste composte da "donne" "giovani" "operai" "imprenditori" "gente del nord"...
ma avere in lista delle "persone" capaci e magari anche oneste e serie?
Indipendentemente da quale lavoro svolgono o a quale categoria sociale appartengono?

E queste persone che accettano le candidature, un po' di dignità non ce l'hanno?
Se a me, quando ancora facevo politica attiva, avessero chiesto di candidarmi non per le mie
capacità ma per l'appartenenza di genere gli avrei sbattuto la porta in faccia.

Ah, già, dimenticavo,
questa si chiama integrità.

mercoledì 27 febbraio 2008

cultura ed accessibilità

Domenica sera sono andata alla Pergola, mitico teatro fiorentino, per assistere
ad uno spettacolo in cui ha lavorato un mio caro amico.
Ho impiegato 20 minuti per arrivare a Firenze e altri 20 per trovare parcheggio... non c'era un buco vuoto (considerato che non parcheggerei mai sulle strisce pedonali o nel posto riservato ai portatori di handicap) per centinaia e centinai di metri.
Non sono una portatrice di handicap, ma recentemente ho avuto problemi di salute che mi
rendono un po' complicato camminare per più di 10 minuti a passo svelto.
Sono arrivata in teatro a pezzi. Appena in tempo..
Di posti riservati ai portatori di handicap durante la mia ricerca ne ho visti 2 soli,
ma anche se avessero potuto parcheggiare, ahimè non avrebbero potuto arrivare al teatro
a meno di non rischiare la vita in mezzo alla strada, dato che i marciapiedi del centro storico fiorentino sono impraticabili.
Mi domando, ma la crisi di pubblico dei teatri non sarà causata anche dalla difficoltà a raggiungerli?
Sarebbe così impensabile un servizio navetta dai principali parcheggi della città, anche di sera dopocena?
A Vienna ho parcheggiato la macchina quando sono arrivata e l'ho ripresa dopo 5 giorni per tornarmene in Italia... ah già, loro hanno la metropolitana...

venerdì 22 febbraio 2008

Contraddizioni 1

Ho visto una donna
attraversare una delle strade più trafficate
della nostra città, fuori dalle strisce...
buttando avanti il suo bambino di 5/6 anni
correndo tra le auto che sfrecciano,
con un cagnolino al guinzaglio
e una pelliccia in testa.

Semplice idiota
oppure
allegorìa della vita e della morte?

martedì 19 febbraio 2008

traslochi

Incartare e imballare, accarezzando, oggetti del passato,
alcuni appartenuti a persone che non sono più nella nostra vita,
ma che saranno sempre con noi.
Un'operazione dura, difficile e malinconica.
Forse però è anche un modo per salutarle,
concedergli finalmente uno spazio nei nostri ricordi invece che nel nostro presente.
Senza sentirsi in colpa, perché non ce li stiamo dimenticando,
ma ci stiamo concedendo un po' di pace e di rassegnazione.
Anche se certe assenze,
nel silenzio che inevitabilmente le accompagna,
sono assordanti.

mercoledì 13 febbraio 2008

sole sulla Toscana...

... e sul mio umore! :) finalmente!
In realtà la mia vita è sempre nebbiosa e brontolano tuoni in lontananza,
ma quando sono in auto, con le mie canzoni preferite nello stereo
e il sole che mi scalda attraverso il parabrezza,
non posso fare a meno di sentirmi meglio.
E sorridere. In auto da sola. Sembro pazza!
Ho una voglia matta di tornare ad essere un po' più felice.
Sabato sera mi sono illusa,
ma come sono facile ad illudermi...

giovedì 7 febbraio 2008

il giusto equilibrio

... come trovare il giusto equilibrio tra le nostre aspirazioni, pulsioni, desideri, emozioni
all'interno di un rapporto di convivenza? Io ancora non lo so.
Ci sono momenti in cui si mette avanti al proprio benessere quello dell'altro e altri
momenti in cui ci sembra impossibile non essere sé stessi, anche nella peggiore accezione del termine.
Cerco un equilibrio ma non riesco a trovarlo.
Troppo bisogno di approvazione? O giusta ricerca di un compromesso necessario?

mercoledì 6 febbraio 2008

preventivo o consulenza aziendale gratuita?

Come dicevo in un altro post continuo a stupirmi...

situazione tipo:
il cliente ti chiama per avere un preventivo di comunicazione
(magari è la 1° volta che lo/la conosci)
poi in realtà non ha la più pallida idea di cosa vuole fare, né di quanto vuole spendere, né qual'è il suo pubblico di riferimento, etc.

Fino alla frase tòpica: " ma secondo lei cosa devo fare per far andare meglio la mia attività?"

Intendiamoci, un consiglio personale, un'idea, non si negano a nessuno... se siamo amici e magari ne parliamo davanti a un aperitivo!
Ma se, nella mia veste professionale, mi chiedi un consiglio io non posso e non voglio darlo se prima non ho in mano elementi certi ed analisi.
E comunque non è il mio lavoro: i consulenti aziendali ci sono apposta.
Io posso dire cosa devi fare per far conoscere quello che hai deciso di fare.

Ma è così incomprensibile la differenza?

E poi ci chiediamo perché le aziende in Italia vanno male?

lunedì 4 febbraio 2008

grande fratello 2008

Con spirito quasi antropologico stasera mi sono sforzata di provare a guardarne una puntata, o almeno una parte di essa. Inquietante è l'unica parola con cui posso descrivere l'esperienza.
Una marmellata di (falsi) buoni sentimenti, infarcita di luoghi comuni e presunte amicizie (nate addirittura in così pochi giorni) tra perfetti estranei che, non dimentichiamolo, gareggiano in realtà uno contro tutti perché di vincitore ce ne sarà uno solo. Reality show: secondo la definizione di wikipedia dovrebbe rappresentare situazioni sperimentate dai protagonisti nella realtà. In quale realtà si vive insieme a prefetti estranei, in una casa da cui non si può uscire e su cui incombe un grande fratello che modifica arbitrariamente le condizioni esistenti? Forse solo in carcere si può avere una situazione simile, ma è diversa la premessa: non ci si entra volontariamente.

Il titolo del mio blog

Il titolo del mio blog:
intendo dire che, nella mia personale visione del mondo (l'universo e tutto quanto...) la vita
"succede" a prescindere da noi. Riusciamo a influenzarne una minima parte, con le nostre
scelte, le nostre non scelte e il nostro modo di vivere. Ma poi arriva il caso ed è il caos: da notare l'anagramma.

temporali

Il rumore dei tuoni e della pioggia che rimbalza sui tetti mi piace, non posso farci nulla... le giornate grigie mi intristiscono, ma la notte è già buia.
Questi suoni mi ricordano le notti in roulotte, in un campeggio di campagna dove ho trascorso i periodi più belli della mia infanzia.
La pioggia rimbalza sulla tettoia in lamiera costruita da mio babbo a protezione della nostra laika per l'inverno, accanto a me nel letto mia sorella maggiore che respira piano, pochi metri più in là il rumore del sonno dei miei genitori. Momenti di pace, di notti che vuoi trascorrano velocemente perché il giorno dopo potrai giocare, sguazzando nelle pozze con gli stivaloni di gomma, sudando dentro il k-way di plastica. La merenda nel bar del campeggio, allora pieno del fumo delle sigarette dei "vecchi" (hanno più di 40 anni e, per te che sei una bimba, praticamente sull'orlo della tomba) che giocano a carte o chiaccherano con le "nonne" che sferruzzano frenetiche a maglia producendo quelli che sembrano km di maglia in pochi minuti. Al caldo una tazza di camomilla, con tanto tanto zucchero e alla fine sa solo di dolce, e poi di nuovo fuori, a raccattare gli uccellini caduti dai nidi per colpa della pioggia prima che arrivino i gatti a papparseli, oppure nella veranda di qualche amica a giocare. La sera la doccia nei bagni, aspettando in fila, la spugna in mano insieme al bagnoschiuma e alla cuffia. E la sera intorno al tavolo, sulle panche fatte a mano sempre da mio babbo, con l'odore della coppale che si mescola a quello del cibo; dopo cena immancabile d'inverno la partita a monopoli o paroliamo, mentre d'estate, con la felpa "perché ha piovuto e quindi fa freddo" anche se ci sono 27°, dietro al bar a giocare a calcino o ascoltare il jukebox.
Incredibile, per la prima volta dopo tanti anni riesco a ricordare momenti così belli di me e della mia vita da piccola.

arroganti

Possibile che il mondo sia pieno di arroganti, che ti fanno perdere un sacco di tempo per niente?
Ognuno ha diritto di selezionare i propri fornitori, ci mancherebbe, ma in genere io lo faccio prima di approfittare del lavoro degli altri.
Certa gente non ha proprio ritegno, ed io nonostante 10 anni di esperienza di lavoro in proprio, a volte, ancora, ci casco...
per fortuna però oggi c'è il sole e non riusciranno a farmi diventare di cattivo umore :)

domenica 3 febbraio 2008

attacchi di panico

Stavolta morirò.

Il respiro sempre più affannato, la testa comincia a girare, non riesci non riesci.

Non arriva abbastanza aria nei tuoi polmoni… come faccio adesso?

Devo calmarmi, non pensare, calmarmi, non pensare.

Piano piano, ecco un po’ di aria in più, senti un click nel cervello e riacquisti la capacità di stendere la faccia dal ghigno prodotto dalla contrazione involontaria dei muscoli. Senti che riesci di nuovo a muovere le braccia, le dita, di nuovo sensibili agli ordini del tuo cervello, smettono la forma di gancio assunta con una rigidezza degna di una statua.

Dopo solo una spossatezza infinita, come se avessi corso per ore, senza fiato, con le gambe molli, le mani che tremano.

domenica mattina

Domenica mattina, sola in casa con i REM ed altri mp3 misti di sottofondo, le persiane aperte su un cielo grigio cielo.

Solo il cielo può assumere questa specifica tonalità, luminosa e cupa allo stesso tempo.

Dalla cucina l’odore delle spezie, sobbolle la carne per fare un piatto che piaccia a lui, domani.

Strana donna, sempre in bilico tra la parte di me che ama la parte di accudimento e cura tipica di una tradizione matronale e casalinga, ma allo stesso tempo la rifiuta come indice di una cultura maschilista che ci annichilisce, e la donna emancipata che lavora, prende il sole nuda e non permetterebbe a nessun uomo di dirle cosa fare delle proprie ore come della propria vita.

Forse neanche poi così particolare, magari ce ne sono tante altre come me.