domenica 3 febbraio 2008

attacchi di panico

Stavolta morirò.

Il respiro sempre più affannato, la testa comincia a girare, non riesci non riesci.

Non arriva abbastanza aria nei tuoi polmoni… come faccio adesso?

Devo calmarmi, non pensare, calmarmi, non pensare.

Piano piano, ecco un po’ di aria in più, senti un click nel cervello e riacquisti la capacità di stendere la faccia dal ghigno prodotto dalla contrazione involontaria dei muscoli. Senti che riesci di nuovo a muovere le braccia, le dita, di nuovo sensibili agli ordini del tuo cervello, smettono la forma di gancio assunta con una rigidezza degna di una statua.

Dopo solo una spossatezza infinita, come se avessi corso per ore, senza fiato, con le gambe molli, le mani che tremano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti sento vicina quando scrivi queste cose. Sono sensazioni che tutti noi viviamo più o meno quotidianamente.. o forse non tutti. sicuramente io si..
Ciao
V.