lunedì 4 febbraio 2008

temporali

Il rumore dei tuoni e della pioggia che rimbalza sui tetti mi piace, non posso farci nulla... le giornate grigie mi intristiscono, ma la notte è già buia.
Questi suoni mi ricordano le notti in roulotte, in un campeggio di campagna dove ho trascorso i periodi più belli della mia infanzia.
La pioggia rimbalza sulla tettoia in lamiera costruita da mio babbo a protezione della nostra laika per l'inverno, accanto a me nel letto mia sorella maggiore che respira piano, pochi metri più in là il rumore del sonno dei miei genitori. Momenti di pace, di notti che vuoi trascorrano velocemente perché il giorno dopo potrai giocare, sguazzando nelle pozze con gli stivaloni di gomma, sudando dentro il k-way di plastica. La merenda nel bar del campeggio, allora pieno del fumo delle sigarette dei "vecchi" (hanno più di 40 anni e, per te che sei una bimba, praticamente sull'orlo della tomba) che giocano a carte o chiaccherano con le "nonne" che sferruzzano frenetiche a maglia producendo quelli che sembrano km di maglia in pochi minuti. Al caldo una tazza di camomilla, con tanto tanto zucchero e alla fine sa solo di dolce, e poi di nuovo fuori, a raccattare gli uccellini caduti dai nidi per colpa della pioggia prima che arrivino i gatti a papparseli, oppure nella veranda di qualche amica a giocare. La sera la doccia nei bagni, aspettando in fila, la spugna in mano insieme al bagnoschiuma e alla cuffia. E la sera intorno al tavolo, sulle panche fatte a mano sempre da mio babbo, con l'odore della coppale che si mescola a quello del cibo; dopo cena immancabile d'inverno la partita a monopoli o paroliamo, mentre d'estate, con la felpa "perché ha piovuto e quindi fa freddo" anche se ci sono 27°, dietro al bar a giocare a calcino o ascoltare il jukebox.
Incredibile, per la prima volta dopo tanti anni riesco a ricordare momenti così belli di me e della mia vita da piccola.

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